Angina pectoris

Il termine Angina Pectoris deriva dal latino Angina=dolore e Pectoris=petto. Si tratta, in effetti, di una sindrome caratterizzata da dolore in regione retrosternale, talvolta irradiato al lato ulnare del braccio sinistro e alle spalle.

Angina pectorisIl senso di costrizione al petto è causato dalla temporanea diminuzione del flusso di sangue alle cellule del cuore (ischemia miocardica transitoria). La reversibilità di questa condizione differenzia l’angina (o angor, che in latino significa soffocamento) dall’infarto, evento ben più grave che si associa a necrosi (morte) di una parte più o meno estesa del cuore.

Il sangue è vita dato che esso trasporta ossigeno e nutrienti cedendoli alle cellule e caricandosi di prodotti di rifiuto. Quando il sangue scarseggia i tessuti soffrono ed accumulano metaboliti tossici. Tale condizione viene captata dai chemocettori cardiaci e da qui inviata al sistema nervoso centrale che per via riflessa scatena la sensazione dolorifica. Il cuore è infatti privo di terminazioni nervose sensitive.

L’apporto di sangue al miocardio può diventare insufficiente rispetto alle necessità del cuore stesso già in condizioni di riposo oppure durante uno sforzo fisico (salire le scale, sollevare e trasportare un oggetto, pesante ecc.) Anche stress ed arrabbiature in genere possono causare la comparsa della malattia.

 

L’angina pectoris è un quadro clinico caratterizzato dalla comparsa di dolore conseguente ad ischemia miocardica secondaria, per la maggior parte, ad aterosclerosi coronarica

Classificazione

ANGINA STABILE O DA SFORZO: sindrome CRONICA che si manifesta più frequentemente come angina da sforzo, da freddo o da stress. E’ la forma PIU’ DIFFUSA della malattia e per questo viene denominata anche angina pectoris tipica. Insorge generalmente durante sforzi fisici ed in generale in tutte quelle situazione che richiedono un maggiore afflusso di sangue al cuore. In questi casi la gravità della sintomatologia è COSTANTE e non peggiora significativamente con il trascorrere dei mesi. Oltre a rappresentare la forma più diffusa, l’angina stabile o da sforzo è anche la meno grave, dato che gli episodi acuti sono prevedibili in frequenza ed intensità e per questo motivo curabili tramite specifici medicinali in grado di prevenire o far cessare l’attacco.


ANGINA INSTABILE comprende diverse forme di angina pectoris accomunate fra loro dalla instabilità del quadro clinico. Le due caratteristiche più importanti di questa forma di angina sono la recente insorgenza (<1 mese) e l’ingravescenza, ovvero l’aggravamento in durata ed intensità degli episodi anginosi.

Con il passare del tempo gli attacchi si manifestano anche per sforzi fisici di modesta entità (riduzione della soglia ischemica), fino a comparire già in condizioni di assoluto riposo. In questo caso il controllo terapeutico è difficile dato che il paziente stesso si trova impreparato ad affrontare l’attacco anginoso. Tra le due forme l’angina instabile è la più pericolosa e si colloca come gravità tra la forma stabile e l’infarto miocardico (incidenza di IMA nel 2% – 15% dei casi).

L’angina instabile a sua volta si divide in due sottospecie: l’ischemia silente e l’angina variante di prinzmetal.


ANGINA O ISCHEMIA SILENTE è una condizione transitoria in cui si verifica una discrepanza tra il consumo e l’apporto di ossigeno al miocardico. A differenza delle altre forme di angina l’ischemia silente si caratterizza per l’assenza di sintomi, quindi di dolore (da cui il nome silente=silenziosa). Tale condizione, tipica dei diabetici e di chi ha già sofferto in passato di ischemie o di infarto miocardico, può pertanto essere diagnosticata soltanto da esami specifici.

Non si sono ancora stabilite con certezza le reali cause di assenza del dolore anche se probabilmente sono in stretta relazione con un aumento nella sintesi e secrezione di endorfine (antidolorifici endogeni) da parte del sistema nervoso centrale.  Anche lo stesso infarto, come l’angina silente, in circa il 15% dei casi non è doloroso.


ANGINA PECTORIS VARIANTE O DI PRINZMETAL: si tratta di un quadro clinico piuttosto raro caratterizzato da comparsa di angina a riposo e non durante sforzi fisici impegnativi. Solitamente l’attacco anginoso tende a manifestarsi sempre alla stessa ora del giorno, spesso alla notte. L’angina pectoris variante è causata dall’eccessivo spasmo (contrazione restringimento) delle arterie coronarie che in molti casi sono prive di placche arteriosclerotiche.


SINDROME X o angina microvascolare: si tratta di una sindrome anginosa caratterizzata da episodi di ischemia miocardica in assenza di lesioni aterosclerotiche. Anche in questo caso vi è una disfunzione che causa un eccessivo spasmo (costrizione) delle arterie coronarie per alterazione del normale meccanismo di regolazione tra vasocostrizione e vasodilatazione. Il rischio che l’angina si evolva in eventi cardiaci più gravi è in questo caso molto basso.


ANGINA FUNZIONALE: raggruppa tutte quelle situazioni in cui l’angina non è causata da un problema alle coronarie ma da altre malattie che impediscono al cuore di ricevere le giuste quantità di sangue. In questo gruppo di patologie rientrano la stenosi e l’insufficienza aortica, la stenosi mitralica, l’anemia grave, l’ipertiroidismo e le gravi aritmie.

Rientra in questa forma anche l’angina vasospastica, favorita dall’abuso di cocaina.


 

Ogni singolo attacco anginoso viene in genere classificato in base alla sua:

LOCALIZZAZIONE: tipicamente riferito alla regione retro-sternale medio-superiore, può in alcuni casi interessare tutta l’area toracica e irradiarsi a collo, mandibola, arto superiore di sinistra, dita delle mani e spalle.

QUALITA’: oppressivo, costrittivo, urente o soffocante variabile da lieve a severo in genere non modificabile con atti respiratori e variazione della posizione.

DURATA: da pochi secondi a 15 minuti; se i dolori di tipo anginoso superano i 20-30 minuti probabilmente si tratta di un infarto miocardico.

FREQUENZA: sporadiche, regolari, irregolari, frequenti

 

 

ANGINA STABILE ANGINA INSTABILE
  • Dolore costante per qualità, localizzazione, irradiazione e durata, stabile nel tempo (comparso da più di un mese)
  • Angina da sforzo causata dalla discrepanza tra richiesta ed apporto di O2 al miocardio
  • Angina di recente insorgenza (inferiore ad uno-due mesi)
  • Angina ingravescente (crisi dolorose che si aggravano nel tempo)
  • Angina a riposo o da minimo sforzo

Fonte articolo

http://www.my-personaltrainer.it/cardiopatia-ischemica/angina.html

 

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