Glutatione nel trattamento del Parkinson: una speranza

30/11/2011

Da un’intervista con il  Dr. David Perlmutter

La terapia con Glutatione spiegata dal medico che per primo ha introdotto il trattamento.

La terapia con Glutatione è economica, sicura e può drasticamente migliorare i pazienti con Morbo di Parkinson. È qualcosa che suona troppo bello per essere vero ma vederne i risultati è impressionante.

Medici in tutto il mondo stanno iniziando a credere nei benefici del glutatione grazie al lavoro del Dr. David Perlmutter.

Domanda: il suo lavoro sta generando molta eccitazione nella comunità del Morbo di Parkinson. Come funziona il glutatione?

Dr. Perlmutter: Una domanda migliore sarebbe: ”Perché è utile?” E’ oggi riconosciuto che il principale evento patologico nel Parkinson o in ogni altra patologia nervosa è la distruzione dei neuroni da parte dei radicali liberi, così ogni sostanza che limiti i radicali liberi è importante. Il ruolo principale del glutatione non è necessariamente quello di prevenire i sintomi, ma di rallentare la progressione della malattia limitando i radicali liberi. Il glutatione è una sostanza anti radicali liberi ed il fatto che aiuti i pazienti a livello sintomatico, giorno per giorno, è qualcosa che dovrebbe essere preso in considerazione.

Domanda: Ma è vero che le persone che provano la terapia vedono significativi miglioramenti nei loro sintomi?

Dr. Perlmutter: l’ottanta – novanta per cento dei pazienti migliorano drasticamente. Il meccanismo alla base è l’aumento della sensibilità di certi recettori alla dopamina. Il glutatione non aumenta i livelli di dopamina, bensì permette alla dopamina nell’encefalo di essere più efficace. Questo non è un concetto nuovo in medicina. I farmaci per il diabete lavorano non aumentando l’insulina ma incrementando i recettori per l’insulina. Il glutatione non solo aumenta la sensibilità alla dopamina ma anche alla serotonina, il che può spiegare perché molti dei nostri pazienti depressi hanno dei rimarchevoli miglioramenti.

Domanda: Può descrivere il trattamento standard con glutatione?

Dr. Perlmutter: Stiamo usando il glutatione da tre anni ed abbiamo costantemente aumentato il dosaggio. Ora il dosaggio standard è di 1400 mg in soluzione salina, infuso in vena in 10 minuti 3 volte a settimana. Siamo stati recentemente visitati dalla National Parkinson Foundation e loro sono molto entusiasti, tanto da voler istituire un grande studio in doppio cieco sull’efficacia a breve e lungo termine.

Domanda: I pazienti possono assumere il glutatione sotto forma di compresse per via orale, anziché endovenosa?

Dr. Perlmutter: Il Glutatione deve essere somministrato in vena. Viene digerito (metabolizzato) molto rapidamente se dato oralmente. Le iniezioni intramuscolari sono solo minimamente efficaci. Il nostro trattamento comprende anche l’aminoacido N-Acetil-Cisteina. L’impiego del Cardo Mariano (Sylibum Marianum, Silimarina, n.d.t.), che ha dimostrato di provocare ritenzione di glutatione, è anche parte del nostro programma.

Domanda: Il glutatione sostituisce le terapie correnti per il Morbo di Parkinson?  

Dr. Perlmutter: Spesse volte i sintomi del paziente migliorano in modo così significativo che siamo in grado di diminuire, a volte in maniera drastica, la quantità di farmaci che un paziente richiede. Questo è importante per via degli effetti secondari di questi farmaci. La levodopa, ad esempio, aumenta il livello di omocisteina nel corpo e di conseguenza il rischio di ictus ed attacchi cardiaci.

Domanda: Molti trattamenti sembrano di beneficio solo a pazienti con diagnosi recente. E’ vero anche per il glutatione?

Dr. Perlmutter: Tutti ottengono qualche beneficio. Abbiamo trattato alcuni pazienti alla stadio terminale che erano costretti su una carrozzella ed incapaci di parlare ed anche questi hanno ottenuto alcuni miglioramenti molto apprezzabili. Tuttavia, il grado di miglioramento di queste persone sarà ovviamente minore rispetto a qualcuno in uno stadio precoce della malattia.

Domanda: Ci sono effetti collaterali con questo trattamento?

Dr. Perlmutter: Non c’è nessun effetto collaterale significativo. Inoltre, il costo è molto basso: 1 dollaro ogni 100 mg ed è spesso coperto dalle assicurazioni (negli Stati Uniti, n.d.t.). I familiari stessi del paziente possono praticare il trattamento una volta che hanno imparato. Raccomando ai medici di diluire il glutatione solo con normale soluzione salina. Qualcuno lo mischia con la vitamina C, ma la vitamina C rende il glutatione inutile perché lo ossida. Poiché il glutatione aumenta la capacità del fegato di metabolizzare le sostanze chimiche, c’è la possibilità che possa rendere meno efficace la chemioterapia.

Domanda: Per quanto tempo bisogna continuare la terapia con glutatione?

Dr. Perlmutter: Permanentemente.

Domanda: La terapia con glutatione sta guadagnando credito presso la comunità medica?

Dr. Perlmutter: Tengo conferenze a livello nazionale 10-12 volte all’anno e chiedo sempre quanti medici usano questa terapia. Probabilmente almeno il 10-20 percento dell’uditorio alza la mano. Gli altri stanno aspettando i risultati delle valutazioni. Il glutatione è un prodotto già approvato dalla FDA (Food and Drug Administration, n.d.t.).

Domanda: Cosa l’ha portata alla scoperta dell’efficacia del glutatione come trattamento per il Parkinson?

Dr. Perlmutter: Ci sono stati degli articoli, apparsi nei nostri giornali, che parlavano della deficienza di glutatione riscontrata nel cervello dei pazienti affetti da Parkinson. Sapevamo dal 1950 che erano carenti di dopamina. Una volta realizzato che erano carenti anche di glutatione abbiamo intravisto la potenzialità del trattamento.

Domanda: Quanti pazienti stanno ricevendo questo trattamento?

Dr. Perlmutter: Probabilmente diverse migliaia, facilmente.

Domanda: E’ un trattamento disagevole?

Dr. Perlmutter: Per niente. L’ho provato io stesso molte volte.

Domanda: La terapia con glutatione viene usata in altre condizioni oltre il Parkinson?

Dr. Perlmutter: E’ stata molto efficace nel trattare la sindrome dell’intestino irritabile. Noi la usiamo per trattare tutti i sintomi neurodegenerativi, ma fa parte anche del nostro trattamento per la fibromialgia e la sindrome da fatica cronica.

Domanda: I pazienti devono per forza venire al vostro centro in Florida per ricevere questo trattamento?

Dr. Perlmutter: No. Ho realizzato un videotape con le istruzioni, disponibile sul mio sito e ricevo da 6 a 8 chiamate telefoniche al giorno da parte di medici interessati. Sono felice di lavorare con loro. E’ qualcosa che ogni terapista può praticare nel proprio studio e che il paziente stesso o i suoi familiari può imparare a fare a casa.

Ricordiamo che le presenti informazioni sono qui riportate a carattere informativo e divulgativo, non incoraggiamo in nessun modo il fai da te terapeutico ed invitiamo come sempre a consultarsi con il proprio curante.

 

Fonte articolo

http://www.livelloalfa.com/glutatione_parkinson_speranza.htm

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