Malattia agglutinina a freddo

Descrizione agglutinina

Anticorpo in grado di determinare l’agglutinazione di cellule, germi, globuli rossi ecc. portatori dell’antigene contro il quale è diretto. Le agglutinine antibatteriche compaiono nel siero dei soggetti che sono stati a contatto con determinati batteri. Tale contatto può essere stato spontaneo, nel corso di un’infezione dovuta al germe causale (febbre tifoide), o provocato mediante vaccinazione (vaccino TAB contro il tifo). L’individuazione di un tasso elevato di agglutinine consente di effettuare la prova indiretta della responsabilità di un germe in un’infezione. La variazione del tasso indica l’evoluzione della malattia.

Anticorpi diretti contro strutture del gruppo sanguigno portate dai globuli rossi e in grado di provocarne l’agglutinazione. Tali agglutinine sono dette “a freddo” perché individuabili a basse temperature.

Malattia autoimmune dovuta alla produzione, da parte dell’organismo, di agglutinine dirette contro i propri globuli rossi. Si manifesta mediante emolisi (distruzione dei globuli rossi). Nei bambini, la malattia delle agglutinine a freddo, che può seguire una banale infezione, si manifesta in forma acuta: l’emolisi è massiva, ma facilmente curabile. Negli adulti assume invece una forma cronica: l’emolisi è insidiosa e alternata a periodi di remissione.

Agglutinina a freddo

Si tratta di anticorpi agglutinanti, rivolti contro un antigene di superficie degli eritrociti umani, che si legano alle emazie causandone l’agglutinazione a temperature inferiori ai 25 °C. Sono presenti in molte malattie sistemiche, infettive e non. Il loro dosaggio è particolarmente utile nella diagnosi della polmonite da Mycoplasma, caso in cui sono presenti dopo circa 15 giorni dall’inizio della malattia.

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