Morbo di Addison

La patologia

Il morbo di Addison è una rara malattia cronica che colpisce la corteccia delle ghiandole surrenali, diminuendo o anche azzerando la sua funzionalità. Per questo il nome scientifico è ipocorticosurrenalismo o insufficienza corticosurrenalica.

Fonte: National Adrenal Disease Foundation

La corteccia delle ghiandole surrenali produce diversi ormoni, tra cui cortisolo (cortisone) e aldosterone, che sono indispensabili per la nostra vita.
Il cortisolo ha grande importanza nel metabolismo dei carboidrati e dei grassi, ha un’azione immunosuppressiva e antinfiammatoria.
L’aldosterone, invece, regola l’equilibrio idrico e degli elettroliti sodio e potassio.

Si distinguono due tipi di insufficienza corticosurrenalica:

  • la forma primitiva, che si riferisce a problemi con le ghiandole surrenali stesse, causati da infiammazioni autoimmuni, tubercolosi e tumori.
  • la forma secondaria, che si riferisce a problemi con l’ipofisi, una ghiandola che regola il funzionamento della corteccia corticosurrenale e dell’ipotalamo. La causa può essere anche un trattamento prolungato con cortisone che è stato interrotto all’improvviso.

I sintomi e la diagnosi

Il morbo di Addison progredisce lentamente. Gravi problemi si notano solo quando almeno il 90 % della corteccia surrenale non funziona più. I sintomi sono piuttosto generici:

  • debolezza
  • affaticamento
  • depressione
  • calo di peso importante
  • anoressia
  • vomito e/o diarrea
  • desiderio di cibo salato
  • giramenti di testa
  • pressione del sangue molto bassa con possibili svenimenti
  • colorito “bronzino” della pelle, anche in zone non esposte al sole e nelle mucose
  • dolori addominali

La maggior parte dei pazienti affetti dal morbo di Addison deve purtroppo intraprendere una pesante odissea per trovare un medico che scopra la causa dei suoi disturbi. Purtoppo i sintomi sono generici, e non sono molti i medici che hanno esperienza nella diagnosi e nella cura di questa malattia, piuttosto rara. Tuttavia, una volta effettuata la diagnosi corretta, per i pazienti il peggio è passato!

È importante porre il sospetto della malattia, perché eseguendo gli opportuni esami, la diagnosi non è difficile. Indicativi sono i seguenti esami del sangue:

  • basso livello di sodio, alto livello di potassio
  • alti livelli di ACTH e renina
  • insufficiente risposta del cortisolo al test di stimolazione con ACTH
  • eventuale presenza di anticorpi anti surrene
  • attenzione: i livelli di cortisolo nel sangue non sono sempre indicativi!

Un aggravamamento acuto può essere causato da infezioni o interventi chirurgici e portare a un’ulteriore calo della pressione arteriosa, vomito, deidratazione del corpo fino al coma. Una crisi addisoniana è una grave situazione di emergenza che deve essere trattata in ospedale.

La terapia

La terapia consiste nella sostituzione degli ormoni mancanti, sopratutto del cortisolo (in Italia disponibile sotto forma di Cortone acetato) ed eventualmente dell’aldosterone (Florinef).
Con questa terapia, i pazienti possono condurre una vita praticamente normale. Devono adattare le dosi giornaliere in situazioni particolari (ad esempio in caso di infezioni, influenza, condizioni di stress fisico o psichico, interventi chirurgici e così via). Conviene anche sottoporsi regolarmente ad alcuni esami e farsi controllare da un medico. Su questi punti della convivenza con la malattia abbiamo raccolto qualche appunto nella sezione “Convivere” del nostro sito.

Grazie alla disponibilità degli ormoni per la terapia sostitutiva, le persone affette dal morbo di Addison hanno un’aspettativa di vita pari a quella delle persone normali.

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